Senza entusiasmo non si è mai compiuto niente di grande. (Ralph Waldo Emerson)
Siccome le grandi imprese non si compiono mai da soli, la capacità di coinvolgere diventa essenziale nei contesti lavorativi ove si ambisca a raggiungere posizioni manageriali. Essere coinvolgente implica dimostrare convinzione e trasmettere entusiasmo per ciò che si fa ma, al contempo, mantenere ottime relazioni con tutti. Per far ciò, chi ci sta intorno deve percepire l’energia del fare quando si lavora insieme e desiderare farlo, apprezzando l’ambiente positivo e stimolante ed essendo convinto che il successo sarà condiviso da tutti.
È altresì necessario infondere fiducia, sia dimostrando di essere in grado di gestire la comune missione sia dando riscontro della propria trasparenza, mantenendo sempre tutti informati e condividendo qualsiasi decisione che possa influenzarli. Per questo motivo, questa attitudine è fortemente influenzata dal comprovare la propria chiarezza comunicativa e dalla disponibilità a collaborare.
Qualche consiglio
“Il mondo appartiene agli entusiasti”, “Non sapremo mai quanto bene può fare un semplice sorriso”, “Un uomo può avere successo in praticamente ogni cosa per la quale ha un entusiasmo illimitato”; avrai letto decine di aforismi sui benefici di un comportamento positivo e coinvolgente. Ci sarà una ragione perché ne esistano così tanti: è tutto molto, molto vero. Ed in aggiunta, “l’entusiasmo è contagioso” quindi se trasmetti positività e passione anche le persone attorno a te saranno trascinate e, a loro volta, adotteranno atteggiamenti favorevoli.
A nessun piace avere a che fare con persone infelici, pessimiste, negative: proprio perché gli stati d’animo si contagiano, alla lunga una interazione con tristi figuri porta a deprimersi ed incupirsi. Chiaramente, non dico sia facile sprizzare sempre felicità da tutti i pori, soprattutto quando magari si affronta una difficoltà o una scocciatura, e non bisogna pensare di doverlo fare a tutti i costi.
Mantenere l’atteggiamento di chi cerca di guardare il famoso “bicchiere mezzo pieno” può essere un metodo ma, focalizzandosi sull’ambito lavorativo, forse è più utile riflettere sul principio che la condivisione moltiplica i successi e demoltiplica gli sforzi. Per cui, non tentennare a coinvolgere gli altri quando si tratta di celebrare un buon risultato, festeggiandolo insieme; ciò ti agevolerà nell’ottenere una risposta positiva quando dovrai chiedere loro un aiuto.
Non esitare a condividere informazioni o discutere collegialmente le scelte, adottando un atteggiamento trasparente e dimostrando fiducia nel prossimo: di conseguenza, anche i tuoi colleghi si fideranno di te. In questo modo sarai tu ad aver creato il vero sentimento di squadra: tutti lo riconosceranno e te ne saranno grati.
L’intervista doppia
In questa intervista doppia Antonio Sacco e Vito Cantisani ci raccontano qualche esperienza personale per mostrare come essere coinvolgenti può rappresentare un motore per la propria carriera.
Il parere dell’Accademia
“Molte persone con profili tecnici pensano che “dire le cose giuste” sia sufficiente per avere successo. Purtroppo, invece, il modo in cui le esponiamo è il principale fattore che ne determina l’accettazione da parte degli altri. Prima che essere ingegneri, biologi, chimici, ecc, siamo persone affette da una molteplicità di bias cognitivi, tra cui il framing effect: la cornice è cruciale nel determinare il nostro apprezzamento di un quadro. Fuor di metafora, se presentiamo una nostra idea, assicuriamoci di essere coinvolgenti e di dimostrare di credere in essa. In alcuni casi potremo anche usare qualche ausilio metalinguistico per rafforzare la nostra presentazione (ad esempio: slide, video, simulazioni, modellini) e qualche tecnica di persuasione (si vedano a tal proposito le opere di Robert Cialdini). Esercitare le proprie capacità di comunicazione sia studiandone la teoria che cimentandosi in attività di teatro amatoriale potranno essere di grande aiuto! ” – Prof. Marco Greco, Università di Cassino e del Lazio Meridionale
Le Dimensioni della Professionalità: qui l’introduzione e qui l’elenco completo.