La sapienza è figliola dell’esperienza. (Leonardo da Vinci)
La capacità di generalizzare è qui intesa nel senso di saper ricondurre un problema particolare ad uno schema noto, riconoscendo eventuali parallelismi ed analogie con altri casi in contesti anche molto distanti. Ciò mette al riparo dalla sconveniente tendenza a voler “reinventare la ruota” ogni volta che si fronteggia un nuovo problema ed, anzi, ci agevola nell’individuazione di strategie risolutive originali ed efficaci, mutuandole da altri ambiti.
È una attitudine collegata a quella dell’astrazione dei problemi ma è differente perché fa leva sulla nostra capacità di fare tesoro dalle esperienze, dirette o indirette, e da quello che abbiamo appreso in passato, piuttosto che sfruttare le abilità analitiche e di ragionamento. Combinata con la curiosità, una grande capacità di generalizzazione ci consente l’individuazione di soluzioni a problemi anche in contesti in cui non siamo specificamente esperti.
Qualche consiglio
Ogni esperienza, anche se ha dei risvolti negativi, è un arricchimento. Per lo meno, quando anche l’esperienza dovesse essere collegata ad un fallimento, ti consente di evitare in futuro di ripetere analoghi errori. È quindi importante, a valle di essa, riflettere su quello che l’esperienza ti ha insegnato e capire come i principi che hanno condotto a quello specifico esito potranno essere utili in futuro: quanto più riuscirai a trarre delle considerazioni universali e non limitate allo specifico ambito applicativo, tanto più potrai sfruttare la conoscenza appresa.
Rifletti sul fatto che alcuni schemi di comportamento, tuoi o delle persone coinvolte, sono ripetuti analogamente in diversi contesti; parimenti, la tecnica con cui sei giunto ad una soluzione ad un problema in un certo caso può essere replicata anche altrove, in ambiti anche molto distanti.
A livello professionale ti auguro di vedere quanti più contesti diversi possibile, anche nei settori industriali più disparati; ti sorprenderai a scoprire quanto facilmente potrai adottare un approccio che hai sperimentato in una precedente vita lavorativa, per risolvere la nuova sfida. Per ciò è certamente importante fare più esperienze possibili ma è fondamentale riflettere su ciascuna di esse e memorizzare i punti cardine e le lezioni apprese, per poterle riutilizzare come risorse in futuro.
Per allenarti a questo esercizio di trasferimento di metodi, nuovamente prendi ispirazione dalle esperienze personali e dalla vita quotidiana: se organizzi una grande festa per i tuoi amici o un lungo viaggio con molti e diversi mezzi di spostamento, o se devi deciderti su un acquisto importante o sul cambiare casa, ti troverai ad adottare alcuni approcci decisionali criteri di scelta che potrebbero essere facilmente traslati nella gestione di progetti industriali o di investimenti finanziari; rifletti sui ragionamenti che hai seguito in quei contesti e ti stupirai nel rilevare quante similitudini ci siano con i problemi nel mondo lavorativo.
L’intervista doppia
In questa intervista doppia Margherita De Minicis e Marco Gioia ci parlano di come l’attitudine a generalizzare le esperienze possa essere vantaggioso durante lo sviluppo della propria carriera.
Il parere dell’Accademia
“Sono le esperienze che fanno di ciascuno di noi una persona differente dalle altre, unica e preziosa. Tuttavia, affinché un vissuto possa lasciare una traccia significativamente utile nell’individuo è necessario che la persona attraversi una fase di riflessione sull’esperienza compiuta, che porti quest’ultima ad essere integrata all’interno del bagaglio che ci rende unici. John Dewey diceva ‘We do not learn from experience, we learn from reflecting on experience’. Un’esperienza integrata, proveniente da qualsiasi ambito – personale o professionale, in qualsiasi disciplina – può essere riportata in altri contesti per fornire nuove chiavi di lettura delle situazioni che affrontiamo ogni giorno, ampliando la nostra comprensione dei fenomeni e delle persone che in essi e da essi vengono coinvolte ed aiutandoci a trovare nuove soluzioni o ad evitare strade sbagliate già percorse in passato. La generalizzazione, tuttavia, non deve essere acritica: si incorrerebbe nel rischio di giungere a considerare simili alcune situazioni che lo sono solamente in prima approssimazione e ad imboccare troppo rapidamente strade già sperimentate ma inadatte al caso. Pertanto, nel generalizzare le esperienze è sempre fondamentale lasciare aperti mente e cuore al nuovo e al diverso, sospendendo – almeno provvisoriamente – quel giudizio che ci incita a proseguire su sentieri noti e, per questo, tranquillizzanti: in cambio, ne otterremo un proficuo percorso di crescita, sia sul piano professionale che umano” – Prof.ssa Elisa Battistoni, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
Le Dimensioni della Professionalità: qui l’introduzione e qui l’elenco completo.