Col tono giusto si può dire tutto, col tono sbagliato nulla: l’unica difficoltà consiste nel trovare il tono. (George Bernard Shaw)
Una comunicazione chiara è una comunicazione efficace e non ambigua e ciò può essere inteso da due punti di vista: dal punto di vista espressivo significa avere la capacità di evidenziare rapidamente il punto principale della discussione, semplificando il discorso in modo che sia ben comprensibile e facendo cogliere il valore della propria opinione. Dal punto di vista sostanziale, invece, una comunicazione chiara esemplifica la propria tesi, spiegandone le ragioni ed alimentando un confronto produttivo e proficuo.
Chiarezza è anche sinonimo di trasparenza: significa non esitare nel motivare una scelta, una regola o una eccezione così come nell’esprimere la propria perplessità. La chiarezza comunicativa è poi anche agevolata dalla capacità oratoria, ovvero nel saper modulare il proprio stile comunicativo rendendolo efficace a seconda dell’interlocutore, ciò che è collegato alla misura ed eleganza e rappresenta uno dei principali elementi distintivi del professionista brillante.
Qualche consiglio
Trasparenza, franchezza e, soprattutto, sintesi. Ispira a questi il tuo stile comunicativo e sarà sicuramente vincente. In particolare, stai attento alla sintesi: potrai leggere in decine di libri i suggerimenti per una comunicazione efficace e troverai sempre che uno dei trucchi fondamentali è quello di esprimere immediatamente un sintetico “cosa” vuoi comunicare e, subito dopo, perché è utile ascoltare quello che stai dicendo. Solo successivamente potrai andare nei dettagli. Osserva i professionisti nordamericani: sono specialisti nello studio della comunicazione e loro esaltano moltissimo l’essenzialità del messaggio; pensa alle “pitch presentation” o agli “elevator speech” per cui si allenano i loro studenti universitari.
Potrai trovarti davanti a persone che ragionano e parlano velocemente e che, quindi, apprezzeranno capire immediatamente l’essenza del messaggio per poter replicare all’istante; oppure potrai trovarti davanti a persone riflessive e lente nelle risposte: anche per loro sarà però fondamentale che tu esprima subito il nucleo del discorso, perché in questo modo sarai più chiaro e li agevolerai nella comprensione. Difatti, assicurati anche di raccogliere costantemente il feedback dell’interlocutore e stai attento alle loro risposte verbali e para-verbali, nonché agli atteggiamenti non verbali: facendo caso a questi aspetti potrai adattare il tuo stile espressivo alla situazione e rendere più fluida la comunicazione.
Comunicare vuol dire anche ascoltare, non solo esprimere il proprio pensiero. Troppe persone pretendono di comunicare proclamando le proprie posizioni senza verificare che i destinatari del messaggio abbiano interesse a conoscerle; non fare mai questo errore.
L’intervista doppia
Nell’intervista doppia, Claudia Battista ed Antonio Sacco ci raccontano qualche esempio di vita lavorativa per mostrare come l’attitudine a comunicare in modo chiaro consenta di creare relazioni armoniche con chi ci sta intorno ed anche di raggiungere più facilmente i propri obiettivi di carriera.
Il parere dell’Accademia
“Credo che questa sia un’attitudine che si stia perdendo perché manca un prerequisito a monte: per comunicare in modo efficace, devo prima aver ascoltato in modo efficace. Devo guardare la questione con gli occhi dell’altro e mettermi nei panni di chi mi sta davanti. Una capacità che si scontra con l’egocentrismo e l’autoreferenziazione tipiche dei nostri tempi. Pessimista? Tutt’altro: credo che i giovani siano oggi più allenati di quanto lo fossimo noi a comunicare… occorre solo aggiustare il tiro.” – Prof.ssa Maria Elena Nenni, Università degli Studi di Napoli Federico II
Le Dimensioni della Professionalità: qui l’introduzione e qui l’elenco completo.